giovedì 3 agosto 2023

SESSUALITA' UOMO
MASTURBAZIONE O CON LA PARTNER?

Recenti studi (2021) hanno analizzato la risposta sessuale di un campione abbastanza elevato di uom
ini (si parla di oltre 4000 soggetti) con o senza disfunzioni sessuali quali DE (disfunzione erettile); eiaculazione precoce e eiaculazione ritardata alla masturbazione e all'attività sessuale di coppia.

I risultati mostrano come gli uomini senza o con disfunzioni sessuali lievi mostrino una risposta sessuale simile durante le due attività, mentre chi soffre di una delle tre disfunzioni in modo più accentuato pare abbia una risposta più efficiente con la masturbazione.

L'analisi della letteratura consente di spiegare i risultati ottenuti ipotizzando che fattori legati alla relazione con il partner sessuale, quali aspettative, pensieri automatici, cognizioni, emozioni e attrazione, possono facilitare o inibire una normale risposta sessuale. 

Infatti ansia da prestazione, anticipazione del fallimento, pensieri influenzati da cultura e religione sono componenti che potrebbero essere invadenti durante il rapporto sessuale di coppia mentre in solitaria no.

Durante la masturbazione, gli uomini sono facilitati a concentrarsi su pensieri positivi poiché non esiste lo stress dato dalle aspettative del partner e inoltre è possibile utilizzare pressioni con le mani, modalità masturbatorie, giochi e fantasie che soddisfino principalmente il loro piacere personale.

Già Masters e Johnson (1970) avevano riconosciuto come l’effetto spectatoring, caratterizzato dal monitoraggio dell’esperienza sessuale e talvolta dal distacco da essa, fungesse da inibitore compromettendo una funzionale risposta sessuale.

Un’altra possibile spiegazione è che gli uomini con disfunzione erettile presentino uno stile masturbatorio idiosincratico (non riproducibile nel rapporto di coppia) associato magari a stimoli visivi o fantasie erotiche estreme e irrealistiche.

giovedì 27 luglio 2023

 ATTENZIONE... ARGOMENTO SUPER TABU'

SESSO ANALE E PAVIMENTO PELVICO


Purtroppo non dico nulla di nuovo affermando che i professionisti della salute (spesso e volentieri anche quelli che si occupano di pavimento pelvico) sono ancora oggi molto reticenti ad accogliere i possibili disagi sessuali dei propri pazienti...nonostante l'OMS riconosca ormai da tempo la "salute sessuale" come diritto di tutti.

Infatti la sessualità viene definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come : 

"un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita; la sessualità comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, credenze, attitudini, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre vissute o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali»

Se già si fatica a trattare la sessualità considerata canonica (ossia quella che prevede l'inserimento del pene in vagina) figuriamoci addentrarsi in discorsi come il sesso anale...nonostante l'attuarlo, si sa, è un qualcosa che sicuramente ha un influenza diretta sullo sfintere anele esterno ed interno.

Proprio per il medesimo motivo gli studi su questo argomento sono veramente pochi e lo legano alla possibilità di aumento della probabilità di andare incontro a incontinenza ai gas e fecale.

Più in particolare uno studio ha avuto il coraggio di trattare lo spinoso argomento che è stato pubblicato sul prestigioso American Journal of Gastroenterology (i dati dello studio sono stati anche pubblicati nel   Health and Nutrition Examination Survey dal 2009 al 2010 ).

Dallo studio è stato evidenziato un piccolo aumento della probabilita' di andare incontro a incontinenza...che pare sia superiore per il sesso maschile.

Lo studio (oltre al fatto di essere uno) presenta tuttavia dei limiti importanti:

-Non viene indagata la frequenza dei rapporti ed è presumibile supporre che una pratica occasionale sia differente da una ad esempio settimanale;

-Non viene indagata poi l'eventuale utilizzo concomitante di oggetti, cosiddetti sex toys o altro;

-Infine non vengono menzionate le dimensioni del pene del partner (è presumibile che piu' le dimensioni siano ridotte più il rischio di incontinenza legata al sesso anale si riduca).

Di contro un altro articolo pubblicato sul FiveThirtyEight ha evidenziato come il sesso anale aumenti di molto la probabilità per il sesso femminile si raggiungere l'orgasmo (si parla del 94 percento del campione femminile preso in esame...incredibile!!! vero?).

In conclusione, dalle pochissime informazioni che abbiano sembra che il sesso anale posso aumentare il rischio di incontinenza ai gas se fatto con regolarità.

Diventa a questo punto importante che questo argomento venga trattato col paziente e che si caldeggi sempre un controllo sul pavimento pelvico (più in particolare dello sfintere anale) e la ginnastica del pavimento pelvico di prevenzione. 



lunedì 26 giugno 2023

MINDFULNESS E PERINEO

COME SI POTREBBE INTEGRARE LA MINDFULNESS CON UN PERCORSO DI CONSAPEVOLEZZA PELVIPERINEALE?

Innanzitutto partiamo da cos'è la Mindfulness: 

la "Mindfulness" non è una tecnica ma si fonda sull'apprendimento di uno stile di vita che promuove la consapevolezza e l'osservazione delle reazioni fisiche ed emotive che si verificano nel qui ed ora e allena la possibilità di scelta verso atteggiamenti più funzionali ad eventi subiti .

Per mindfulness s'intende il raggiungimento della consapevolezza di sé e della realtà nel momento presente e in maniera non giudicante.

Questo tipo di allenamento si combina perfettamente con il lavoro del pavimento pelvico poiché permette durante gli esercizi di individuare i pensieri oppositivi alla riuscita di un esercizi e veicolarli verso l'attenzione delle sensazioni corporea date dalla respirazione e dal movimento del pavimento pelvico.

In particolari problematiche come il vaginismo (fobia di qualsiasi tipo di penetrazione a livello vaginale) può essere estremamente preziosa perché permette di identificare alcuni pensieri quali "mi farà male, non ci riuscirò nuovamente, o paura di sensazioni sgradevoli", accettarli come propri e senza giudizi accompagnarli all'attenzione di qualcosa di maggiormente funzionale.


MIND FULL O MINDFUL?



 


giovedì 15 giugno 2023

 IN COSA CONSISTE LA CHINESITERPIA DEL PAVIMENTO PELVICO?


Chinesiterapia è un termine che potrebbe scomporsi in due :

-Chinesi dal greco kinesis che sta per movimento
-Terapia

come indica la terminologia stessa dunque è una tecnica che si fonda sul movimento dei muscoli che costituiscono il Pavimento Pelvico e a mio pare rappresenta la BASE di qualsiasi percorso riabilitativo sul Perineo.

Attraverso l'insegnamento da parte del terapeuta di alcuni esercizi viene promosso nel tempo un'aumento della trofia muscolare che riporta in funzione tutti i meccanismi di cui il pavimento pelvico è responsabile (minzionale, defecatorio, sessuale).

Ma vediamo alcuni esercizi:

-Esercizi di contrazione fasici: essi sono atti a stimolare le fibre muscolari fasiche (le bianche) dette anche fibre II le quali sono capaci di contrazioni rapide e brevi.

Consistono in contrazioni massimali brevi (es. contrai 1 sec e rilassa 2 secondi) da eseguire a esaurimento muscolari nelle diverse posizioni che ti verranno indicate dal terapeuta.

-Esercizi di contrazioni toniche: essi sono atti a stimolare le fibre muscolari toniche (rosse) dette anche fibre I le quali sono capaci di contrazioni lente e costanti.

Consistono in contrazioni di un' intensita' x (che puo' essere il 70/80 per cento della massimale) che vanno tenute in modo costante e omogeno per una quantità di secondi e ripetizione che verrà scelto insieme al terapeuta in sede di sedute.

E' sconsigliato il fai da te...oltre a costituire dei rischi risulta completamente inefficace.

Buona ginnastica a tutti!!!😘