giovedì 12 novembre 2015


IL SEGRETO DI UNA BUONA SESSUALITA'?.....RESPIRARE.

Spesso si tende a dare importanza secondaria a uno dei principali atti della nostra giornata...: IL RESPIRO...

La vita è caratterizzata dalla presenza del respiro...e questo ci accompagna per tutta la sua durata. Inspiriamo e espiriamo migliaia di volte durante la giornata. Lo facciamo automaticamente perché è un meccanismo regolato dal cervello che adatta la frequenza ai vari cambiamenti di attività ed emozioni...
La respirazione cambia accelerando e rallentando, diventando più profonda o più superficiale e questo dipende da quello che facciamo, da quello che pensiamo o sentiamo. Puoi riconoscere il diverso modo di respirare quando dormi o corri, o quando sei tranquilla o arrabbiata. E' molto importante prendere coscienza della nostra respirazione proprio perché essa ha delle funzioni principali per il benessere del nostro organismo, ossia  far circolare l'ossigeno nel corpo, nutrendo le cellule, e rimuovere i "prodotti di scarto".

Portando attenzione al respiro puoi riconoscere tre diverse modalità di respirazione:
1) La respirazione addominale...profonda e molto rilassata
2)La respirazione toracica, in cui si può avvertire il torace espandersi a ritmo leggermente più veloce della precedente.
3) La respirazione clavicolare, in cui sentirai che le spalle e le clavicole si sollevano durante l'inspirazione e il ritmo è  più superficiale e veloce.

Concentriamoci ora sulla respirazione addominale...
Questa respirazione dovrebbe essere attivata nei momenti di calma, come può essere per esempio proprio il rapporto sessuale poiché il movimento lento e tranquillo dell'addome porta una maggiore ossigenazione dei tessuti e del cervello..ed inoltre fa  si che si abbia un evidente movimento perineale di apertura durante l'inspirazione profonda e di chiusura durante l'espirazione...

Spesso dietro le problematiche sessuali, sia maschili che femminili vi è quindi un respiro inadeguato, senza distinzione di sesso. Imparare a respirare bene, dunque, aiuta a migliorare anche la propria vita sessuale.



domenica 8 novembre 2015


VULVODINIA E RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO...

La memoria del dolore è influenzata
non solo dall’intensità dello stimolo
percepito, ma anche dalle
conseguenze che ne sono derivate...

... e proprio per questo che La memoria del dolore agisce di per sé come uno stimolo doloroso e determina un’esperienza dolorosa anche in assenza di stimoli nocicettivi.


L’ International Society for the Study of Vulvovaginal disease ( ISSVD) definisce la vulvodinia come un disturbo vulvare spesso descritto come bruciore,dolore o dispareunia, in assenza di alterazioni obiettive visibili di un qualche rilievo o di specifici disturbi neurologici clinicamente identificabili, della durata di almeno 3 mesi (Haefner HK, 2007).


Le cause della vulvodinia non sono pienamente note, la teoria prevalente identifica la malattia come una sindrome di dolore neuropatico con elementi riferibili ad un processo di sensibilizzazione del sistema nervoso centrale per una riduzione della soglia del dolore (candide, cistiti , vaginiti ricorrenti) . Di base, è presente un innesco ed un mantenimento dei sintomi. La mucosa del vestibolo vaginale, diventa sede di un’intensa risposta infiammatoria mediata dal mastocita.Il mastocita produce il fattore di crescita dei nervi (NGF), che causa la proliferazione delle terminazioni nervose del dolore nel vestibolo vulvare e la conseguente iperalgesia. Le fibre proliferano inoltre verso la superficie della mucosa, questo spiega il viraggio della sensazione da tattile a dolorosa, con le caratteristiche del bruciore urente (allodinia). E’ stato descritto anche un aumento della responsività dei termocettori e dei nocicettori nella mucosa vestibolare.
La vulvodinia non è, come si pensa, un disturbo raro, infatti, secondo recenti studi, il 15% delle donne ne soffre o ne ha sofferto nel corso della vita (tuttavia poiché poco riconosciuto dai sanitari e vista la riluttanza delle donne che ne soffrano a parlarne è un problema grandemente sottostimato).

La vulvodinia incide molto sulla vita sessuale di chi ne è afflitta tanto che alcune di coloro che ne soffrono affermano che " il solo pensare a un rapporto sessuale con il mio compagno è per me fonte di ansia e sofferenza".

Essendo un disturbo di complessa eziologia e con causa sicuramente multifattoriale anche la cura si basa sull'effetto di diverse terapie e richiede il coinvolgimento di vari professionisti :

-Infiltrazioni vestibolari di Metilprednisolone+Lidocaina (ginecologo chirurgo)
-Amitriptilina e Modulatori dell'infiammazioni (Neurologo)
-Profilassi Candidosi Ricorrenti (Ostetrica)
-Adeguate norme igieniche e comportamentali (Ostetrica)
-Tens + Riabilitazione del Pavimento Pelvico (Ostetrica)