lunedì 25 gennaio 2016

LO SAPEVATE CHE IL PAVIMENTO PELVICO E' A STRATI? 

E già è proprio così....Riprendendo un po l'articolo sull'anatomia Il Perineo può essere definito come un insieme di strutture (fasce, legamenti, muscolo e tessuto connettivo) che chiudono il bacino inferiormente.

Il compito di queste strutture è quello di sostenere e contenere gli organi della piccola pelvi e permettere il loro corretto funzionamento.

Esistono 2 tipologie di strutture che compongono il pavimento pelvico...

1) Le strutture statiche:  -Bacino (Componente ossea, con funzione di protezione e sostegno).

-Componente Fasciale (Peritoneo e Fasce Endopelviche): essa collabora con la muscolatura per mantenere i visceri nella loro posizione oltre a dar loro sostegno).

2)Le strutture dinamiche : -Legamenti (Anche se non hanno un'azione diretta sulla struttura pelvica, forniscono stabilità all'origine/inserzione dei muscoli che formano il piano perineale coccigeo e pubococcigeo).
  
                                           -Muscoli.

Ed è qui che comincia la nostra disposizione a strati!!!Se ci immaginassimo di percorrere il perineo con un ascensore al primo piano troveremo il PIANO SUPERFICIALE (costituito da muscolo trasverso superficiale, muscoli ischiocavernosi, muscolo bulbocavernosi e sfintere esterno dell'ano) il quale contraendosi stabilizza la parte distale dell'uretra, della vagina e dell'ano contribuendo a mantenere gli organi pelvici in sede.






Continuando la nostra salita con l'ascensore al secondo piano troveremo il DIAFRAMMA UROGENITALE (m.trasverso profondo del perineo e sfintere esterno dell'uretra). Questi muscoli costituiscono il perineo anteriore e non entrano in contatto con la parte posteriore  del perineo (non hanno azione sul retto). Questo diaframma, sopratutto il trasverso profondo, e attraversato nell'uomo dall'uretra e nella donna da uretra e vagina).Questi muscoli contribuiscono alla chiusura di uretra e vagina.





Infine al terzo piano troviamo il PERINEO PROFONDO (m.ischiococcigeo; m.elevatore dell'ano: m. ileococcigeo, m.pubococcigeo e m.puborettale). La direzione delle fibre di questi muscoli e quasi orizzontale. Il compito è quello di stirare gli organi in senso antero-posteriore; ha il compito di sostenere i visceri, ma anche determinare l'apertura e la chiusura di uretra vagina e ano.







Imparare e conoscere l'anatomia del pavimento pelvico è fondamentale, per capire come è fatto il nostro corpo in primis e inoltre per aumentare la consapevolezza sulle zone in movimento durante l'allenamento perineale.




lunedì 18 gennaio 2016


DA NON PERDERE!!!  :-)



Ciao a tutte voi che mi seguite!!!! Vi segnalo 2 eventi gratuiti in cui parlerò di Problematiche del Pavimento Pelvico e dei vari Percorsi di Risoluzione...Aperto a tutti.




martedì 5 gennaio 2016


LA NEMICA CHE ACCOMUNA MOLTE DI NOI..."LA CANDIDA ALBICANS"

La candida è una delle infezioni vaginali più frequenti (vaginite micotica), la quale può colpire varie sedi (pelle, esofago, bocca, genitali...)

La specie che più di frequente attacca la mucosa vaginale è la CANDIDA ALBICANS:

-Essa è un micete che a volte fa parte degli organismi commensali della vagina (1/3 delle      donne  lo presenta senza avere alcun fastidio) e non è dimostrato che in questo caso una    terapia sia  utile; 


-Assume caratteristiche di patogenicità per una carica eccessiva con conseguente diminuzione  delle difese locali;


-La sua insorgenza è favorita dall'assunzione di terapie antibiotiche, utilizzo di contraccettivi ormonale, coesistenza di diabete e/o infezioni intestinali.


L'infezione da candida e prevalentemente a trasmissione sessuale, più raramente da contatto con il micete con una superficie esterna come un bagno, un pannolino ecc..(questo è possibile perché il micete candida sopravvive in ambienti secchi e si riattiva in quelli umidi).


L'incidenza è veramente alta...;


-nel 75% delle donne si verifica almeno un episodio nella vita;

-un secondo episodio nel 40%-50%;
-RICORRENTE (4 o più episodi l'anno) dal 5%-10%;
-Nel restante 5%-10% è asintomatica.

I SINTOMI che causa sono prurito vulvare, bruciore vulvo-vagnale durante i rapporti sessuali, infezioni dell'uretra,stranguria (dolore alla minzione) e pollachiura (aumentata frequenza della minzione). 

Presenta inoltre una leucorrea (secrezione della vagina) biancastra "cagliata" inodore e a volte piccole ragadi e "taglietti" vulvari.


L'infezione è trasmissibile al partner. In caso di contagio il 50% dei partner non presenterà sintomi, e il restante 50% potrebbe manifestare la balanite ( eritema genitale balano-prepuziale con secrezione biancastra, prurito, irritazione e edema del glande).
E' importante che la terapia venga seguita anche dal partner perché in caso di contagio senza sintomi c'è un'alto rischio di reinfezione vaginale.

La Terapia solitamente è a base di antifungini azolici (fluconazolo) per via orale e/o per via topica (pluridose o monodose). Altri accorgimenti da attuare, siccome il fungo sopravvive anche in ambiente extravaginale è lavare la biancheria utilizzata a temperature elevate (sopra i 60°)  e successivamente stirarla.

Altri preparati che possono essere utilizzati sono l'acido borico, gli acidificanti vaginali, i fermenti lattici e la violetta di genziana.

Indispensabile, sopratutto per le donne che soffrono di Candida in modo recidivante, PREVENIRE l'insorgenza dell'infezione adottando alcuni accorgimenti:


-Seguire una DIETA EQUILIBRATA, ricca di frutta, verdura cereali integrali e prodotti senza  grassi lattiero-caseari. Evitare completamente dolci, bevande zuccherate, alcolici e prediligere le farine integrali piuttosto che le raffinate (più ricche di glucosio). Può essere utile anche inserire nella dieta cibi ricchi di lattobacilli come yogurt e latte acidofilo;


-Controllare sempre la glicemia nel diabete e nel "pre-diabete";


-Evitare l'uso non necessario di antibiotici (che modificano l'equilibrio della flora saprofitica  vaginale);


-Attuare una buona igiene genitale, evitando le lavande medicate e utilizzando detergenti che  rispettano il ph dell'area genitale. E' inoltre importante detergere la zona ano-genitale dal davanti  all'indietro e evitare frequenti lavande interne;


-Utilizzare biancheria intima di cotone e non sintetica (che  favorisce l'umidità);


-Evitare l'utilizzo frequente di jeans e altri indumenti aderenti come leggins  e collant (impediscono la  traspirazione della zona genitale);


-Evitare di indossare il costume da bagno bagnato per più ore;


-Cambiare spesso tamponi esterni e interni (se è possibile non usare questi ultimi, alterano la flora  batterica vaginale);


-Evitare l'utilizzo di spray intimi deodoranti, polveri e profumi perchè possono causare lo  squilibrio   dell'ecosistema vulvo-vaginale).